Costantino Barbella

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Costantino Barbella (Chieti 1852 - Roma 1925) è stato uno scultore italiano del XIX e XX secolo. È nato a Chieti il 31 gennaio 1852. Fu allievo dell'Accademia di belle Arti a Napoli e s'introdusse ben presto nell'ambiente artistico del pittore abruzzese Francesco Paolo Michetti e dello scrittore Gabriele D'Annunzio, che al Barbella, suo conterraneo e come lui innamorato della terra e della gente d'Abruzzo, dedicò alcune sue pagine giovanili. Costantino Barbella si dedicò quasi esclusivamente alla scultura di genere, ma seppe nobilitare la descrizione aneddotica ed il folclore contadino abruzzese, facendo rivivere nelle sue opere, dalla preziosa fattura, i forti sentimenti e le virtù della sua gente, come hanno saputo fare Michetti e D'Annunzio e l'altro artista abruzzese Paolo Tosti. Barbella esordì all'Esposizione di Napoli del 1877 col gruppo in terracotta "Canzone d'amore", raffigurante tre contadinelle abruzzesi che camminano tenendosi abbracciate e cantando. A questa sua prima opera, che riscosse un gran successo e gli diede rinomanza che valicò i confini dell'Abruzzo e della stessa Campania, egli fece seguire una serie di scenette tratte dalla vita quotidiana, soffuse di tenerezza edi sentimento, eseguite in terracotta, in bronzo o in marmo sempre con grandissima accuratezza e con eccezionale precisione: "La confidenza", premiata nel 1879 a Parigi, "La partenza del coscritto" e "Il ritorno del soldato" ora alla Pinacoteca Comunale della città di Ascoli Piceno, "La gioia dell'innocenza" bronzo di squisita fattura ora al museo napoletano di Capodimonte (collezione Rotondo), "Le amiche" ,"Su su" , raffigurante un ragazzotto che beve ingordamente da un fiasco, "Canto d'amore Alla fontana”, “Il tentativo", Le cantatrici", "L’onomastico del nonno", "Bum!"" rappresentante un fanciullo che stappa una bottiglia, "Aprile ora" alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna a Roma. Egli fu anche valente ritrattista: a Chieti vi è il busto di Giovanni Chiarini, del 1879; suoi sono anche i ritratti di Mascagni e di Praga che, esposti a Venezia, furono ammiratissimi. La Pinacoteca di Chieti è dedicata al Barbella, e vi si possono ammirare sue numerose opere, fra cui "Bacio galante", il bellissimo gruppo "Disperazione" il busto di Pietro Mascagni", "il busto di Donna dormiente". Egli, che trascorse gran parte della sua vita a Roma, è morto in questa città il 5 dicembre 1925.

FONTE: Gli scultori italiani di V.Vicario

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